Lasciando Piazza Garibaldi e percorrendo Corso Prampolini, si giunge all’incrocio con via IV novembre, l’antica strada del Pallamaglio, dove incontriamo il fulcro della cosiddetta Croce del Volterra: un crocevia urbano che ci riporta allo schema della città ideale, punto da cui hanno origine quattro bracci rivolti verso i punti cardinali. Al termine di ogni braccio è situata una chiesa: a nord la Concattedrale, a sud la Chiesa di San Carlo, ad ovest la Chiesa del Santissimo Crocefisso, ad est la Chiesa dei Servi.
L’impianto scenografico fu realizzato dall’architetto toscano Francesco Capriani, detto il Volterra (Volterra 1535 – Roma 1594), incaricato da Cesare I Gonzaga del ridisegno di Guastalla e della progettazione dei suoi maggiori monumenti (Palazzo Ducale, la Concattedrale, la Chiesa dei Servi), parzialmente attuati durante la sua permanenza nella città emiliana. Il Volterra tracciò un disegno urbano fondato su una “croce di strade” mantenendo intatta la struttura a pianta centrale della città, in modo da conferire a Guastalla quell’assetto di “città votiva” che avrebbe mantenuto per tutto il Seicento fino ai giorni nostri.