DAL 03 GIUGNO 2023 AL 29 FEBBRAIO 2024
LUIGI GHIRRI. I Sassi di Pollicino
Una raccolta di 80 fotografie a colori che rappresentano luoghi e spazi del territorio.
Finalità della mostra è lo stimolo alla lettura del territorio attraverso la visione sensibile e complessa proposta dalla ricerca di immagine condotta da Luigi Ghirri. Il percorso tra luoghi, spazi e interni è particolarmente incentrato sul territorio padano, con attenzione ai centri, alla campagna e al Po.
Le fotografie di Luigi Ghirri sono la proposta di quell’esperienza per cui “E’ difficile dire perché una stanza, le pietre di una strada, un angolo di giardino mai visto…diventino improvvisamente famigliari, nostri”. Ghirri ci sorprende continuamente perché ci mostra il mondo che vediamo tutti i giorni come se fosse nuovo e antico allo stesso tempo c’è un “adesso” inequivocabile, ma c’è anche un “sempre” che normalmente non siamo capaci di cogliere e che le sue immagini ci rivelano.
DAL 21 OTTOBRE 2023 AL 31 DICEMBRE 2023
LA CAMERA EGIZIA IN PALAZZO DUCALE. I Cartoni di Tommaso Aroldi
Mostra a cura della Biblioteca Maldotti e del suo direttore Ivan Cantoni: una selezione dei cartoni disegnati da Tommaso Aroldi nel 1917 per la “Camera Egizia”, una sorta di salotto-Wunderkammer in stile orientalista, situato al piano terra dello stesso edificio. Il committente, e probabilmente anche l’ideatore, è l’imprenditore Flavio Mossina, proprietario di una delle prime e più importanti fabbriche di compensati d’Italia. Egli acquista lo stabile nel 1896 e dà inizio a una singolare reinvenzione dell’intero palazzo, che gli giunge già profondamente trasformato rispetto all’epoca gonzaghesca. L’intervento più inconsueto e sorprendente è proprio la realizzazione della “Camera Egizia”, decorata da un complesso sistema di tarsie lignee e pannelli dipinti.
La sala viene smantellata nel 1986 e il suo contenuto finisce sul mercato antiquario.
DAL 14 OTTOBRE 2023 AL 4 NOVEMBRE 2023
RESPIRARE LA NATURA
Mostra delle opere di Rina Ferri a cura di Sandro Parmiggiani.
Ciò che immediatamente colpisce, nelle opere di Rina Ferri, è il “taglio” dell’immagine, probabilmente mutuato dalla fotografia e dal cinema, con una natura alternativamente vista dall’alto, o dal basso, con la linea dell’orizzonte alta a chiudere il cielo e ad indicare l’attenzione tutta rivolta alla terra, per meglio penetrarla nelle sue stratificazioni geologiche e nelle sue presenze organiche – la Ferri è affascinata dai fossili, dagli insetti (spesso incastonati, quasi ibernati nelle viscere della materia), dalle linee svettanti degli arbusti o dell’erba.
DAL 16 SETTEMBRE 2023 AL 1 OTTOBRE 2023
AL CUORE DELLE COSE
Mostra realizzata in occasione della XXVI edizione di Piante a Animali Perduti. Il percorso espositivo, attraverso fotografie, installazioni, oggetti, prodotti della terra, eccellenze gastronomiche e opere di artigianato, affronta tematiche e curiosità che da anni caratterizzano una delle manifestazioni più importanti e longeve della nostra città, ‘Piante e Animali Perduti’, appunto. È realizzata da Alessandra Bertelli di Progetto&Comunicazione e Vitaliano Biondi di Arvales Frates da una idea della sindaca Camilla Verona e si potrà visitare fino a domenica 1 ottobre 2023.
DAL 18 SETTEMBRE 2022 AL 23 APRILE 2023
IL GIRO DEL MONDO IN 500 ANNI
La mostra Il giro del mondo in 500 anni è stata pensata in occasione del cinquecentesimo anniversario della prima circumnavigazione del mondo. A mezzo millennio dal momento decisivo per la nascita del moderno mondo globale, si vuole accompagnare il visitatore attraverso un viaggio a ritroso lungo l’evoluzione della rappresentazione del globo terrestre. Il materiale utilizzato è interamente conservato presso la Biblioteca Maldotti; tra gli obiettivi della mostra vi è quello di unire la dimensione globale del contenuto storico e geografico alla dimensione locale rappresentata dal patrimonio bibliografico maldottiano.
DAL 01 APRILE 2023 AL 28 MAGGIO 2023
CAMPAGNE ITALIANE
La mostra CAMPAGNE ITALIANE. Tra abbandoni, trasformazioni e ritorni racconta le trasformazioni subite dal paesaggio agrario italiano dalla seconda metà del secolo scorso ai giorni nostri: dal forte processo di industrializzazione alle intense dinamiche di urbanizzazione, dall’abbandono delle tradizionali pratiche agro-forestali alla fuga affannosa verso la città. Si compone di 13 grandi totem, ognuno dei quali formati da tre facciate a formare grandi prismi triangolari.
In ogni totem è inserito un QR code che rimanda a video, testi, siti web con contenuti che approfondiscono il tema trattato. La mostra è corredata dal relativo catalogo.
Curatela scientifica di Chiara Visentin e Gabriella Bonini; grafica di Gaia Monticelli.