La Gnoccata è una festa tradizionale di Guastalla che rievoca l’insurrezione popolare avvenuta a metà Ottocento nella città contro la vessatoria tassa sul macinato. Si svolge a cadenza triennale, la terza domenica di maggio, e consiste in una teoria di carri simbolici la cui base storica è la riproduzione della vita agli inizi del secolo: mestieri e società. Il festeggiato è Re Gnocco, figura carnevalesca, a cui per un giorno viene affidato il governo della città.
L’evento vuole ricordare l’insurrezione ad opera di un gruppo di mugnai ed intellettuali, ai quali si unì anche il popolo in un corteo satirico inneggiante la venuta di un nuovo re, più giusto e benevolo, in grado di portare un diverso ordine sociale in queste terre. Ciò che fecero poi fu organizzare una festa popolare e conviviale, nella quale distribuire gratuitamente gli gnocchi realizzati con le farine prodotte dalla macinatura. Nel contesto in cui nacque questa festa, l’incoronazione del re indicava così l’auspicio dell’avvento di una nuova età dell’oro, che sollevasse il popolo della Bassa Padana dalla sua miseria. Essa venne sospesa fino agli anni Ottanta, ma da allora viene riproposta con cadenza triennale.
Momenti fondamentali della Gnoccata sono il corteo storico diviso in due sezioni, la prima dei “signori”, ossia la sfilata dei personaggi storici che hanno esercitato il loro dominio sul territorio guastallese, e la seconda del “popolino”, quindi carri tradizionali rappresentanti gli antichi mestieri; la distribuzione gratuita di 2500 kg di gnocchi, cotti in pentoloni appositamente allestiti in piazza Mazzini per l’occasione e l’incoronazione del “Re degli Gnocchi”.