Di origini molte antiche, Guastalla conserva importanti tracce archeologiche del periodo etrusco e romano. Fu un presidio longobardo per il controllo militare del Po e un punto strategico di attraversamento del fiume. Guastalla è citata in documenti medievali del IX secolo e, fin dall’epoca matildica, attesta la presenza di un castello e di una corte. Sarà nel Rinascimento, con la famiglia Gonzaga, che la città raggiunge il suo massimo splendore grazie al nuovo disegno urbano, ai palazzi, alle chiese e alla presenza di artisti e poeti di grande fama. In epoca gonzaghesa la città viene cinta da un’imponente cortina muraria fortificata a forma di stella che arrivò a contare sette bastioni. Il periodo di massimo splendore ebbe termine a metà Settecento con l’estinzione della famiglia.
Itinerario consigliato
Partendo da Palazzo Ducale, antica residenza gonzaghesca che si affaccia su piazza Mazzini, si incontra la grande statua bronzea di Ferrante Gonzaga, opera tardo cinquecentesca dello scultore Leone Leoni. Sulla sinistra, in angolo con Strada Gonzaga, si trova l’antico Palazzo della Comunità, oggi tornato sede del municipio dopo i lavori post terremoto. Sul lato opposto si erge la facciata settecentesca della Concattedrale intitolata a S. Pietro Apostolo, i cui interni sono stati recentemente restaurati. Strada Garibaldi, antico argine del fiume, denominata in epoca medievale “Argine delle Cerchia”, chiude la piazza sul lato corto creando un dislivello di circa un metro.
Proseguendo lungo i portici di via Garibaldi si incontrano la Chiesa della Morte e la storica Biblioteca Maldotti. Al temine della via porticata si apre piazza Garibaldi, antica piazza della Posta. A questo punto del percorso, consigliamo una breve deviazione in Corso Prampolini sino all’incrocio con via IV Novembre, dove si può ammirare la cosiddetta “Croce del Volterra“. Continuando verso sud su via IV Novembre si può ammirare sulla destra, all’incrocio con via Verdi, il Teatro Comunale intitolato a Ruggero Ruggeri. Proseguendo si giunge nuovamente in Piazza Garibaldi. Imboccando via Volturno, si lascia sulla sinistra la Chiesa ottagonale dell’Immacolata e si arriva fino a piazza Matteotti su cui domina la Torre Civica, detta Campanòn, costruita a ricordo dell’antica rocca della città. Al termine della piazza, si costeggia l’Ospedale Vecchio, ex convento delle Agostiniane, fino ad arrivare al Santuario della Beata Vergine della Porta, edificato allo scopo di custodire l’immagine miracolosa dipinta dal guastallese Padovani sulla porta delle mura cittadine. Si percorre via Cavour fino all’incrocio con Largo dei Mille, dove di svolta a sinistra per immettersi in Strada Gonzaga. Si incontra la seicentesca chiesa di San Francesco, oggi adibita a sala mostre. Proseguendo su strada Gonzaga all’incrocio con Corso Prampolini ci si trova di fronte alla Chiesa dei Servi. Il percorso si chiude ritornando a Palazzo Ducale.